Mittente Manfredi Muzio Destinatario [Badini], da Gattinara Teodosio, padre don, canonico regolare
Data 27/4/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Alessandria
Incipit Hieri hebbi le lettere di Vostra Riverenza scritte quindeci giorni sono
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al padre Teodosio [Badini (Giovanni Maria Mazzuchelli, 'Gli scrittori d'Italia cioè Notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani del conte Giammaria Mazzuchelli bresciano', 6 voll., Brescia, Bossini, 1758, II/1, p. 27)] da Gattinara affermando di aver ricevuto il giorno precedente [26 aprile] le sue lettere scritte quindici giorni prima [a metà aprile 1591]; quindi, dichiara di aver dato a Caterina [quelle a lei destinate] [seppur non sia identificabile, si potrebbe congetturare trattarsi di Caterina di Lorena, figlia di Carlo III fratello della signora del Manfredi, la duchessa Dorotea di Lorena], di aver fatto l'ambasciata a [Dorotea], di aver fatto le raccomandazioni a Nicolò [non identificabile], di aver [riportato i saluti] a sua moglie [Ippolita Benigni Della Penna, musicista e dama della duchessa Dorotea di Lorena]. In seguito, afferma di non aver composto per il momento alcuna opera, e che sarà lieto se riceverà il sonetto del padre [Gregorio] Comannini (Comanini) [per capire tale affermazione è necessario fare riferimento alla lettera con incipit: "Ha più d'un anno, e mezo, che in Tortona il Padre Don" indirizzata direttamente a padre Comanini: da essa risulta che padre Teodosio avrebbe promesso al Manfredi "un'opera di poesia" del Comanini, senza però mai realmente spedirgliela]. Infine, chiede al suo destinatario se ritenga che anche lui sia in grado di scrivere brevemente, concludendo con la richiesta che per la prossima volta impari a scrivere almeno "sette righe". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 91, n° 117
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati