Mittente Manfredi Muzio Destinatario Malvezzi Pirro
Data 19/4/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Bologna
Incipit Se averrà mai, che il Padre Don Gregorio Ducchi stampi
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Pirro Malvezzi [condottiero e senatore di Bologna]: se don Gregorio (Giorgio) Ducchi (Duchi) (Ducco) [benedettino, filosofo e poeta, di origine bresciana] stamperà una sua opera "parallela […] a quella di Valerio Massimo" [non identificabile; si può congetturare si trattasse di una traduzione o di un'imitazione dei 'Factorum et dictorum memorabilium libri'; di un'opera simile non si ha notizia, forse anche perché il Ducchi morì proprio nel 1591, data della lettera qui analizzata], dedicata a Pirro Malvezzi come il Ducchi stesso scrisse al Manfredi [in una lettera non identificabile], in essa ci sarà un sonetto [pure non identificabile] del Manfredi, in cui vengono lodati l'autore, l'opera e lo stesso Malvezzi. Infine, Muzio dichiara di sperare che il sonetto sia apprezzato dal suo destinatario, ma se così non fosse sarà comunque lieto di averlo compiaciuto. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dal Manfredi, anche perché non conosciamo il giorno preciso di morte del Ducchi].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 84, n° 109
Compilatore Angeloni Alessandra
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