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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Campana Cesare |
Data |
9/4/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Legnago |
Incipit |
Poiché io ho tenuta sì lungo tempo la mia tragedia |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Cesare Campana affermando di voler stampare la sua ['Semiramis] tragedia' (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593) senza difetti, dato che ormai si avvicina il tempo di darla alle stampe, dopo aver aspettato così lungo tempo [l'opera era stata composta già nel 1580 circa]. A tal proposito, si ricorda di una considerazione fattagli in casa [a Legnago] di Giovanni Fratta [letterato originario di Verona e altro destinatario del Manfredi, cui scrive nella lettera con incipit: "Non mi maraviglio se in Lorena non ho ancora lettere": sia il Fratta che il Campana dimoravano a Legnago, tuttavia non si ha notizia di quando vi si recò il Manfredi]: secondo Cesare Campana, quando il Manfredi colloca il nome Semiramis nei versi, lo fa in due modi distinti: uno corretto, l'altro no. Muzio ricorda, inoltre, che tale osservazione venne supportata dalla declinazione e dall'accento del nome, sulla base del modo di parlare del Campana; tuttavia, egli ammette di non aver compreso a sufficienza quanto comunicatogli in quella passata occasione, dal momento che gli altri [invitati: non identificabili] parlavano di altro creando confusione, e di aver solo risposto che il suo modo di utilizzare il nome Semiramis si basa su quello del Petrarca [nel III 'Triumphus Amoris' di Francesco Petrarca, al v. 76 l'autore scrive: Semiramìs] Alla luce di ciò, gli chiede che ora gli scriva chiaramente quanto già gli aveva detto in merito. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 76, n° 99 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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