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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Lunardi Carlo, dottore di leggi, capitano di giustizia in Mantova |
Data |
31/3/1591 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Tanto mostrò Vostra Signoria di travagliarsi di quei pochi travagli |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al dottore di leggi e capitano di giustizia di Mantova Carlo Lunardi [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio] ricordando quanto questi soffrì insieme a lui di quei pochi disagi subiti [a Mantova: il Manfredi vi si trovò nel 1587 presso Alfonsino Cauzzi Gonzaga e Ippolita Gonzaga] per voler partire, causati da "quella buona pezza di N. Scansano, fattor del signor don Ferrando Gonzaga" [trattasi di un dispensiere di Ferrante Gonzaga, nelle mani del quale venne affidato il Manfredi dopo essere stato allontanato dalla corte di Guastalla; tale Scansano non lo pagava e lo aveva relegato con la figlia Verticordia "in due stanzette anguste e prive di ogni comodità" (Lucia Denarosi, 'Il principe e il letterato: due carteggi inediti di Muzio Manfredi', «Studi Italiani», IX, 1997, pp. 151-176: p. 158)]. Inoltre, dichiara di essersi reso conto dell'affetto provato dal Lunardi nei suoi confronti quando questi gli chiese di dargli notizie delle sue condizioni una volta giunto dove si sarebbe diretto; così, ora lo avvisa di essere arrivato [a Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena] e di star bene, ma di non amare affatto il paese e la gente, questione di cui però parlerà un'altra volta; inoltre, lo avvisa di vivere con "animo scarico di ogni molesta passione", al punto che si è dimenticato il nome dello Scansano. Infine, augurandosi che il Lunardi si sia risanato [probabilmente da una malattia di cui non abbiamo notizia], gli chiede di informarlo in merito. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Si segnala che in entrambe le edizioni delle 'Lettere brevissime' non è segnato l'anno]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 69, n° 90 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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