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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Crema Paolo, cavaliere dell'abito di San Lazaro [dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro] |
Data |
22/3/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Vostra Signoria mostrò tanta smania di voler servire il Cardinal |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al cavaliere dell'Ordine [dei Santi Maurizio] e Lazzaro, Paolo Crema [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio], ricordando come questi avesse tanto desiderato e poi ottenuto grazie [alla duchessa Dorotea di Lorena, signora del Manfredi] di servire il loro cardinale [Carlo] di Lorena, [figlio del fratello di Dorotea di Lorena, Carlo III, e della moglie di quest'ultimo, Claudia di Valois] durante il suo viaggio a Roma [del viaggio di Carlo di Lorena, il Manfredi parla nelle lettere con incipit: "Hora, che il Cardinal di Lorena viene in Italia, e vassene", "Non possono più venire a tempo, se hoggi, o domani" e "Col Cardinale di Lorena, nipote di Madama la Duchessa di Bransuich". Da esse si desume che il viaggio avvenne nel febbraio 1591]. In seguito, continua affermando di essere venuto a conoscenza del fatto che il Crema si sia ora "accomodato con un nipote del Papa" [il pontefice in carica nel marzo 1591 risulta essere Gregorio XIV; il nipote in questione potrebbe essere Paolo Emilio Sfondrati, creato cardinale dallo stesso Gregorio]. Alla luce di tale notizia, il Manfredi elogia il Crema per il suo incarico, dal momento che presso la corte del papa l'uomo diventa ricco [di spirito] più velocemente rispetto che altrove; tuttavia, risultano anche necessari la buona sorte di colui che serve, il buon lavoro in ciò che si fa, una lunga vita del pontefice. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 63, n° 81 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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