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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Boetti Carlo |
Data |
20/3/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Asti |
Incipit |
L'amicitia, che così subitamente contraemmo insieme costì, mi parve di quelle |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Carlo Boetti [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio] dichiarando di aver sempre ritenuto che la loro amicizia nata ad Asti [in Piemonte; considerando che il Manfredi soggiornò a Tortona in Piemonte presso la sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena, dal 1589 fino al trasferimento a Nancy del dicembre 1590, è possibile che si tratti di un uomo conosciuto nell'ambiente piemontese] fosse una di quelle durature nel tempo; perciò, volendo evitare che essa cada nell'oblio, o si verifichi come quando il fuoco, se non ha niente da consumare, brucia se stesso [spegnendosi], invita il Boetti a mantenerla viva, così che il fuoco abbia "materia eterna" da consumare, e l'oblio non la spenga. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 61, n° 79 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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