Mittente Manfredi Muzio Destinatario Piacentino (Piacentini) Furlano Muzio
Data 10/3/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Padova
Incipit A mie persuasioni mostraste in Ferrara, alcuni anni sono, di voler tradurre
Contenuto e note [La lettera è allegata per la consegna a quella indirizzata a Tomaso Ferri, con incipit: "Egli è pur tanto tempo, che io non ho inteso"]. Muzio Manfredi scrive a Muzio Piacentino (Piacentini) Furlano [notaio di Udine], ricordando che alcuni anni prima a Ferrara [forse tra il 1582 e il 1583 quando il Manfredi soggiornò alla corte ferrarese] questi gli aveva manifestato il desiderio di voler "tradurre in versi italiani tutte le tragedie di Euripide" [progetto non portato a termine, dato che non se ne ha notizia], opera che è proprio nelle corde del Furlano dal momento che questi conosce e sa usare le lingue, è capace di comporre versi in italiano, e ha uno stile leggiadro. Dunque, il Manfredi ipotizza che, nel caso in cui questi non si sia pentito di tale progetto, in quel momento avrebbe già dovuto aver tradotto parecchie tragedie, tra cui anche l'Ifigenia in Tauris [Ifigenia in Tauride]: tragedia che desidererebbe ricevere, anche nel caso in cui non sia stata ancora revisionata, promettendo di non farla vedere a nessun altro se così volesse il suo destinatario. La lettera si conclude con una domanda [retorica e ironica]: in quel "gentil paese" [Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena] a chi e per quale motivo far vedere una tal opera? [egli insinua che in un paese straniero di lingua non italiana, anche volendo non avrebbe alcun senso mostrare una tragedia greca tradotta in italiano; è inoltre possibile che Muzio alluda all'ignoranza delle persone del posto, dato che per lui Nancy fu sistemazione sempre poco apprezzata e di cui spesso criticò le persone poco colte]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 54, n° 69
Compilatore Angeloni Alessandra
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