Mittente Manfredi Muzio Destinatario Cataneo (Cattaneo) Perseo
Data 20/2/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Roma
Incipit Mi rallegro, che hora Vostra Signoria si truovi in Roma
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Perseo Cataneo (Cattaneo) [figlio dello scultore e poeta Danese Cattaneo, fu giureconsulto e scrittore] rallegrandosi del fatto che questi si trovi a Roma con il suo signore, il principe di Massa [Alberico I Cybo-Malaspina, del quale il Cataneo fu consigliere]; in seguito, afferma che al suo destinatario potrebbe risultare utile quella parentela contratta da "Sua Eminenza" [sempre Alberico I] con "Sua Beatitudine" [papa Gregorio XIV (Niccolò Sfondrati o Nicola Sfondrato), pontefice dall'8 dicembre 1590 fino alla morte del 16 ottobre 1591; la parentela a cui il Manfredi fa riferimento era data dal matrimonio tra la figlia di Alberico I, Lucrezia Cybo-Malaspina, ed Ercole Sfondrati (Sfondrato) di cui Gregorio XIV era zio], così da poter ricevere qualche onore. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dal Manfredi; si consideri però che il matrimonio tra Lucrezia Cybo-Malaspina ed Ercole Sfondrati avvenne nel periodo di carnevale dell'anno 1591 (Luigi Staffetti, 'Il libro di ricordi della famiglia Cybo pubblicato con introduzione, appendice di documenti inediti, note illustrative e indice analitico da Luigi Staffetti', «Atti della Società Ligure di Storia Patria», XXXVIII, 1910, p. 46). Inoltre, si noti che l'accordo matrimoniale tra i due si realizzò proprio grazie all'azione dello stesso Perseo Cattaneo, il quale nel ruolo di inviato straordinario di Alberico I Cybo-Malaspina alla Corte di Roma convinse Gregorio XIV che aveva abbandonato il progetto delle promesse nozze (Staffetti, op. cit., p. 418, nota 168)]. [Per completezza, si segnala che anche nella lettera con incipit: "Priego Iddio, che il maritaggio della Signora Donna Lucretia, sorella", il Manfredi parla del matrimonio tra Lucrezia Cybo Malaspina ed Ercole Sfondrati].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 41, n° 51
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati