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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Costantini Antonio |
Data |
6/2/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
\ |
Incipit |
Mi rincrescerà grandemente, che voi diate noia, per conto mio |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive ad Antonio Costantini [letterato facente parte dell'Accademia Olimpica di Vicenza, fu al servizio di vari esponenti della famiglia Gonzaga, e fu grande amico di Torquato Tasso (Giuseppe Jacopo Ferrazzi, 'Torquato Tasso: studi biografici, critici, bibliografici del prof. comm. Giuseppe Jacopo Ferrazzi', Bassano, S. Pozzato, 1880, pp. 91-96)] dispiacendosi per il fatto che questi abbia deciso di disturbare Fabrizio Solare [cui il Manfredi scrive direttamente sulla medesima questione nella lettera con incipit: "Ho scritto hora al Signor Costantini intorno al minacciarvi, ch'egli"], sottolineando il fatto che mai avrebbe voluto causare un tal disturbo, possibile causa di disonore. In seguito, scrive che non è "giamai per mancar di cosa" [con il senso che non verrà meno alla parola data sulla questione], e che nonostante la sua lontananza [Manfredi si trova a Nancy in Francia dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena] possa far nascere tal sospetto, la sua sincerità conosciuta dal destinatario sarà garanzia di certezza. Infine, conclude invitando il Costantini a non far finire la loro amicizia a causa di una "cosa di pochissimo momento". [Si tratta di una lettera di difficile interpretazione: si può tuttavia congetturare e sintetizzare che il Manfredi avesse chiesto aiuto al Costantini per una questione, ma che Costantini avesse deciso di trasferirla al Solare, venendo meno alla parola data]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 32, n° 37 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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