Mittente Rinaldi Cesare Destinatario Manzini Giovan Battista
Data 24/8/1619 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Mirandola
Incipit Io non m'accordo con certi, che volgiono il Sonetto
Contenuto e note Rinaldi non è d'accordo con coloro che sostengono che il sonetto di Manzini su una rosa sbocciata in inverno sia un'imitazione di quello di [Claudio] Achillini [il componimento di Achillini in questione è individuabile nel sonetto 'Per fare al Verno un odorato oltraggio', in 'Poesie di Claudio Achillini dedicate al grande Odoardo Farnese duca di Parma e di Piacenza', Bologna, Ferroni, 1632, p. 188; quello di Manzini probabilmente non fu stampato]. Porta l'esempio di Antonio [Allegri] da Correggio, che ritrasse la maga Circe, e di Guido Reni, che fece la stessa cosa: l'idea era la medesima, ma la realizzazione differente. Allo stesso modo Achillini e Manzini hanno visto entrambi una rosa sbocciare in inverno e l'hanno descritta in modi diversi. Rinaldi non la definisce imitazione, ma "gareggiamento".
Fonte o bibliografia Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, eredi di Cochi, 1624, vol. 2, pp. 104-105 [Il link del documento rimanda alla precedente edizione (Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620), la più recente disponibile in rete]
Compilatore Chiesa Federica
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