|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Mittente |
Rinaldi Cesare |
Destinatario |
Scapinelli Lodovico, Dottore |
Data |
24/1/1620 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
Modena |
Incipit |
Per nuove anni continui nelle Scuole pubbliche di Bologna |
Contenuto e note |
Quando Scapinelli ha lasciato lo studio di Bologna dopo avervi insegnato nove anni [Scapinelli ricoprì la cattedra di eloquenza presso lo studio bolognese dal 1609 al 1618], Rinaldi si è rifiutato di avere altri maestri, per quanto altrettanto capaci. Ogni volta che compone in prosa o in versi, cerca di ricordare i suoi insegnamenti per fare come la donna saggia che, per concepire figli più belli, tiene davanti agli occhi belle immagini. A conferma di ciò, i suoi componimenti sono apprezzati da suo fratello [Antonio Scapinelli] e dagli amici modenesi. |
Fonte o bibliografia |
Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, eredi di Cochi, 1624, vol. 2, pp. 55-56 [Il link del documento rimanda alla precedente edizione (Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620), la più recente disponibile in rete] |
Compilatore |
Chiesa Federica |
|
vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|