Mittente Doni Anton Francesco Destinatario Torrigiani Buonaventura
Data 18/1/1543 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit L'amicitia mia è pur su un pezzo: et sono stimato assai bene
Contenuto e note Al frate Buonaventura Doni confessa la propria "fantasia" di farsi frate. Si tratta in realtà di un pretesto per descrivere, tra il faceto e il satirico, la condizione privilegiata degli uomini di chiesa e il loro condursi da "golponi" che lucrano lasciando "intendere tante baggiane" agli sprovveduti. Essi "puzzano di buono" più di Ciano Profumiere [l'erudito profumiere della corte medicea Bastiano di Iacopo di Francesco, detto Ciano] e ingannano le "pizzoccherette" col citare tra "sospiruzzi" san Gherardo da Villamagna o il Beato Bernardino. Fulminante l'explicit: "ho un gran capriccio di vestirmi del vostro disordine".
Fonte o bibliografia Tre libri di lettere del Doni. E i termini della lingua toscana, Venezia, Marcolini, 1552, pp. 9-11
Compilatore Genovese Gianluca
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