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Mittente |
Rinaldi Cesare |
Destinatario |
Bianchi Giovanni Taddeo, Conte |
Data |
29/7/1611 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
[Bologna] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Ogni ufficio è debole, o sia della mano, o sia della lingua |
Contenuto e note |
Bianchi gli aveva chiesto un madrigale per i alcuni frati, il cui tema doveva essere l'incoronazione della Vergine. Davanti a tale "lume" rischiano di rimanere abbagliati persino gli occhi di una lince: Bianchi è stato infatti accecato dall'affetto nei confronti di Rinaldi. Invia il madrigale ['Nella Coronatione della Vergine della Compagnia', con incipit "Pria c'offrirti corone e d'ostri, e d'ori", il madrigale rimase inedito ed è presente solo nella prima edizione delle lettere (Cesare Rinaldi, 'Lettere', Venezia, Baglioni, 1617)], ma preferirebbe tenerlo celato al mondo. |
Fonte o bibliografia |
Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620, vol. 1, pp. 348-349 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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