Mittente Rinaldi Cesare Destinatario Campeggi Ridolfo, Conte
Data 13/8/1611 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo
Incipit Il mio volume in prosa, quando non sia dal giudicio
Contenuto e note Il suo volume in prosa [benché l'unica opera in prosa pubblicata da Rinaldi siano le 'Lettere' (Venezia, Baglioni, 1617), sembra che qui l'autore si riferisca a un volume di componimenti letterari di cui non è rimasta traccia] non vedrà la luce senza l'approvazione di Campeggi. Egli infatti non è come questi "Narcisi moderni", talmente presi da sé stessi da non ascoltare il parere altrui. Nelle botteghe dei librai ormai compaiono moltissimi "mostri", dunque, se le sue composizioni non piaceranno a nessuno, i lettori potranno almeno apprezzare la sua umiltà. Ricorre al consiglio di Campeggi per correggere il testo, di cui gli invia una copia, come fece anche con le rime. Della sua umiltà sono a conoscenza, oltre a lui, anche [Melchiorre] Zoppio, [Roberto] Titi, [Claudio] Achillini e altri, alla cui censura si sottopose e di cui ascoltò i consigli.
Fonte o bibliografia Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620, vol. 1, p. 342
Compilatore Chiesa Federica
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