Mittente Malaraggia Paolo Destinatario Aprosio Angelico
Data 28/1/1665 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit Vostra Paternità Reverendissima l’ha indovinata nel credere
Contenuto e note Scrive anche per conto di [Pietro Francesco Passerini], al momento troppo occupato per rispondere celermente a una lettera di Aprosio del 3 gennaio [1665]. Egli [Malaraggia] ha preferito rinunciare alla “lettura di Parma, per non star lontano” da Passerini. Ora esercita l’avvocatura a Piacenza. Non può ancora inviare le dieci copie richiestegli delle 'Prose' di [Antonio] Muscettola, perché lo stampatore [Giovanni Bazachi], che non è ancora stato pagato, “non vuol dispensarne ad alcuno, se prima non è sodisfatto”. Spera pertanto “che quanto prima verranno i denari insieme con l’ordine a chi” malaraggia dovrà consegnare “le copie spettanti a detto signor Muscettola”. Eseguirà poi il tutto “con ogni prontezza”. “Le 'Belise' [ossia alcune copie della 'Belisa'] sono state mandate a Bologna” da un pezzo; si meraviglia che Aprosio non ne abbia avuto notizia. La 'Grillaia', “con gran stupore del nostro signor consigliero [Passerini]”, non si sa “se sia per scrupoli del padre inquisitore [Michele Angelo Catti] o per poca sodisfattione di qualch’altro”, non ha ottenuto la licenza di stampa e perciò gli è stata restituita. La ritornerà quanto prima ad Aprosio, con gli “intagli”, che questi aveva mandato. Anche a Piacenza è stata avvistata più volte una cometa, “et anche già sono usciti molti fogli erranti, che trattano d’essa” e “minacciano tutti i malanni”. Ha però già inviato tali fogli a Napoli a [Juan] Caramuel, che gliene aveva fatto richiesta: non può dunque spedirli anche ad Aprosio. Porge i saluti di Passerini e della madre di quest’ultimo [Paola de Astis].
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 85
Compilatore Ceriotti Luca
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