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Mittente |
Rinaldi Cesare |
Destinatario |
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Data |
4/6/1616 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
La lettera di Vostra Signoria piena di tante esclamationi |
Contenuto e note |
La lettera che l'amico gli ha inviato lo ha fatto ridere: egli descrive con belle parole la morte di un cane, raccontandone la malattia e tutti i rimedi provati per guarirlo. Tante parole, per lui, non sono altro che il segno della follia umana: il dolore, infatti, non ci è stato dato per piangere la morte di un animale. Poiché però non desidera andare contro le leggi dell'amicizia, per consolarlo della morte del suo "bracchetto indiano", gliene invia due di razza francese. |
Fonte o bibliografia |
Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620, vol. 1, pp. 166-167 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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