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Mittente |
Rinaldi Cesare |
Destinatario |
Panigai Girolamo |
Data |
6/10/1614 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Bologna |
Luogo di arrivo |
San Vito nel Friuli |
Incipit |
In quella guisa che mi furono consignati i Leuti di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Riferisce di aver conservato i liuti come gli sono stati consegnati. Non li ha mai suonati e ritiene di essere stato imprudente in ciò: gli strumenti poco usati sono come l'acqua che si guasta restando ferma. Tanto è vero che, appena ricevuto l'ordine di spedire i liuti a Venezia, ha deciso di aprire il più grande e, nel farlo, è stato punto da uno scorpione che aveva preso dimora nella custodia. La puntura non è ancora guarita e la considera una punizione per la sua trascuratezza. Gli è stata recapitata una "Lama di Marsone" [tipo di arma bianca] per Panigai e ne elogia la fattura. |
Fonte o bibliografia |
Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620 vol. 1, pp. 150-151 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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