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Mittente |
Rinaldi Cesare |
Destinatario |
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Data |
7/10/1615 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Di casa [Bologna] |
Luogo di arrivo |
[Bologna] |
Incipit |
Potrà ben chiamarsi più grande, e men grande, ma non mai piccola |
Contenuto e note |
Scrive a una "sua sorella monaca" [Rinaldi ebbe solo fratelli maschi, dunque la monaca è solo una sua parente, come chiarito nell'intestazione della missiva successiva del 9.10.1615, 'Quando i ricami del mio scarlatto pregiudicassero a quegli ufficij'] e le invia il rimedio per gli occhi richiesto a [Angelo Michele] Sacchi [cfr. lettera del 5.10.1615, 'Prima la gratia di Dio, e poi la virtù dell'acqua, composta dall'eccellentissimo'], il quale ha fatto anche una serie di raccomandazioni circa la dieta da seguire. Tuttavia Rinaldi le ritiene superflue per la monaca, che vive in modo morigerato da molti anni. Sollecita il ricamo del suo "scarlatto" [panno rosso molto prezioso] e si raccomanda alla sua preghiera. |
Fonte o bibliografia |
Cesare Rinaldi, Lettere, Bologna, Cochi, 1620, vol. 1, pp. 66-67 |
Compilatore |
Chiesa Federica |
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