Mittente Malaraggia Paolo Destinatario Aprosio Angelico
Data 27/12/1660 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Parma Luogo di arrivo [Ventimiglia]
Incipit Fra li altri innumerabili capi, per i quali mi trovo infinitamente obbligatissimo
Contenuto e note Tra le innumerevoli ragioni di gratitudine che lo legano a [Pietro Francesco] Passerini, vi è anche quella di averlo introdotto alla “pregiatissima servitù” di Aprosio, che nelle loro conversazioni Passerini si trova spessissimo a lodare. Questi gli ha riferito come Aprosio abbia “una lettera latina [di Chrétien de Wulf]”, che desidera sia posta nel suo 'Indice de’ libri'; egli perciò la starà attendendo. Farà anche in modo “di metter insieme”, così come Aprosio ha chiesto a Passerini, “una nota de poeti italiani piacentini e parmeggiani” quanto più dettagliata possibile, poi gliela invierà. Intanto ringrazia per il “luogo” che Aprosio gli assegna nella Grillaia [dedicandogli il grillo VII, poi a stampa ne 'La grillaia', Napoli, de Bonis, 1668, alle pp. 64-95]”. Consapevole di quanto egli si compiaccia dei riconoscimenti tributati a Passerini, gli invia alcune “conclusioni legali” a lui dedicate da “un giovine di Rapallo [Giovanni Francesco Bardi?]”. Oltre a ciò, Ippolito Grassetti, “gesuita molto dotto, in una sua opera in foglio intitolata 'Anatome necis proditoriae' [Lione, Coral, 1660] fa molte mentioni piene di gran lodi” di Passerini, sebbene tra i due, prima di conoscersi a fondo, non corressero molte attestazioni di stima. E anche il teatino Tomasio [Carlo Tomasi], all’inizio dei 'Quodlibeta theologica [nova, brevi, clara, facili, utilique methodo conscripta', Roma, Lazzari, 1657], dice di Passerini “cose grandi”. Spera che, di quest’ultimo, nell’anno entrante oltre al 'De reconciliatione ecclesiarum' “si vedrà anche la prima parte d’alcune materie legali intito[late] 'Disquisitiones legales'”.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 71
Compilatore Ceriotti Luca
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