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Mittente |
Guasco Annibale |
Destinatario |
Stanga Giovan Battista |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Alessandria] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Non poteva Vostra Signoria communicare i suoi dolori a persona più obligata di me |
Contenuto e note |
Annibale Guasco ha ricevuto una lettera del conte Giovan Battista Stanga (con la data del 7 del mese corrente), in cui veniva informato della morte della di lui moglie. Se ne duole particolarmente per l'affetto che intercorre tra lui e il mittente. Ringrazia per la notizia, pur dolendosi per l'occasione funesta. Conoscendo bene la virtù intellettuale del destinatario, Guasco sostiente che non sia necessario mettere in campo tutti i luoghi comuni della consolazione, ma lasciare che egli segua il proprio “senno” e mettersi semplicemente a sua disposizione per ogni necessità. Ciò nonostante, Guasco stende un breve riassunto delle principali consolazioni: l'instabilità connaturata alle cose umane, il destino di beatitudine nell'Aldilà. |
Fonte o bibliografia |
Annibale Guasco, Lettere, Treviso, G. B. Bertoni, 1603, p. 107. |
Compilatore |
Samarini Francesco |
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