Mittente Guasco Annibale Destinatario [Vialardi] Langosco Zanna (Giovanna)
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo
Incipit Prima, ch'io ricevessi la lettera di Vostra Signoria delli 9 del presente
Contenuto e note Annibale Guasco afferma di avere inviato a Giovanna Langosco una lettera di condoglianze per la morte di un nobile parente [da identificare con la lettera che comincia con “Nel medesimo tempo che haveva Vostra Signoria ricevuta un'altra mia”] ancor prima di riceverne notizia da lei attraverso una sua missiva. Rinnova quindi le proprie condoglianze e ringrazia per l'informazione. Si congratula poi con la mittente per “gli honori, ed utili” fatti dal re cattolico [forse Filippo II o Filippo III] al marito di lei [conte Alfonso Langosco della Motta]. Guasco si rallegra per due motivi: per l'affetto che lo ha sempre legato alla famiglia di Giovanna e perché la buona notizia può mitigare il dolore per la scomparsa del “genero”. Il miglioramento della condizione familiare potrà inoltre portare vantaggi anche alla vedova, Orinzia Langosco. Loda il valore del marito e si augura che torni a casa presto e in salute [probabile che la lettera risalga agli anni in cui Alfonso è ambasciatore dei Savoia alla corte di Madrid, 1592-1597]. Guasco informa che tutti i suoi familiari, inclusa la figlia Lavinia, sono in buona salute. Informa poi di avere offerto ogni aiuto possibile al signor Giovan Paolo [forse Langosco], venuto ad Alessandria accompagnato dalla raccomandazione di Giovanna. Nei saluti rinnova devozione propria, della moglie e dei figli, specialmente di Lavinia, alla contessa, al conte suo genero e a Orinzia.
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, G. B. Bertoni, 1603, p. 106.
Compilatore Samarini Francesco
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