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Mittente |
Passerini Pietro Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
10/7/1658 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Piacenza |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
L’illustrissimo signor auditore criminale di Piacenza |
Contenuto e note |
Giulio Platoni, auditore criminale a Piacenza, è tra i suoi più cari amici. Gli ha detto di essersi “inamorato sì fattamente” dello 'Scudo di Rinaldo' e delle “qualità adorabili” di Aprosio, che vorrebbe riverirlo “con sue lettere”. Glielo raccomanda, ritenendolo tra l’altro “degnissimo” di essere “honorato” da Aprosio “con i suoi soliti tratti di cortesia nelle sue opere”. Infatti Platoni, pur esercitando attività di giudice penale, lo fa “con tal amorevolezza e rettitudine”, che ognuno resta “stretto più dalle maniere amabilissime del giudice, che dalle manette e ceppi del custode” [per conseguenza, Platoni si troverà dedicatario del grillo X ne 'La grillaia', Napoli, de Bonis, 1668, pp. 125-132]. Ricorda di avere già recentemente scritto ad Aprosio, anche per inviargli le “conclusioni legali che ultimamente furono da un [suo] studente difese solennissimamente nello Studio di Parma” e per annunciargli l’imminente pubblicazione del suo 'Schedario liberale' ['Schedarium liberale'], che si va stampando a Piacenza in quarto. Chiede se quella lettera gli sia giunta. Ripete, per scrupolo, l’elenco delle parti in cui lo 'Schedarium' sarà suddiviso [identico a quello già riportato nella lettera del 24 giugno 1658]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 66 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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