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Mittente |
Guarini Battista |
Destinatario |
d'Este Alfonso |
Data |
6/3/1571 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Torino |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Con le lettere del Signor Cardinale che gionsero qui dalla Corte |
Contenuto e note |
Guarini ragguagli il Duca d'Este sulle vicende francesi e sul ruolo del Re di Spagna [Filippo II d'Asburgo], che si è impadronito dell'Irlanda. Si passa poi alle questioni italiane, con la notizia che Pietro Avogadro ha mandato il condottiero Alfirino dal Vecchio a Torino, ma questi non ha potuto ottenere licenza dal Duca, per ragioni che sfuggono al Guarini. Anche i Birago non sono giunti ad un accordo con la Serenissima. E' atteso a corte Monsignor della Croce, mentre [Filippo d'Este] è in partenza per Milano, da dove poi si dirigerà a Nizza insieme al Duca di Savoia [Emanuele Filiberto I]. Nel postscritto Guarini ricorda al Duca d'Este di aver parlato tempo prima con il Savoia della questione dei confini: quest'ultimo aveva rimandato la soluzione alla stagione primaverile che ora è giunta. |
Fonte o bibliografia |
Luisa Avellini, Lara Michelacci, Battista Guarini e la retorica dell'altrove politico, un genere tra epistola, relazione diplomatica e resoconto di viaggio, Bologna, I libri di Emil, 2009, pp. 127-129 |
Compilatore |
Avellini Luisa |
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