Mittente Grillo Angelo Destinatario [Aldobrandini] [Pietro], Cardinal San Cesareo
Data 1607 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Ravenna
Incipit Favorisce Vostra Signoria Illustrissima la divota servitù mia, mentre la ricerca
Contenuto e note Angelo Grillo scrive al Cardinal San Cesareo [Pietro Aldobrandini, Roma 1571-Roma 1621, cardinale di S. Cesareo, arcivescovo di Ravenna che in quel tempo si era ritirato nella propria diocesi] giustificandosi di non poter soddisfare la richiesta che gli ha rivolto tramite il Colonnello Nardo [non identificabile], di accogliere nel proprio monastero a suo cugino Don Paolo della Pedacchia [monaco romano, forse "Paulus ab urbe", professione 1595, 'Matricula', p. 401, come riportato in Elio Durante, Anna Martellotti, Don Angelo Grillo o.s.b. alias Livio Celiano. Poeta per musica del secolo decimosesto, Firenze, SPES, 1989, p. 223]. Dice che non ha l'autorità per toglierlo da S. Vitale [di Ravenna], dove è stato inviato "da' Superiori", dopo circa quattro anni di permanenza a Roma [S. Paolo]. Conclude affermando che aiuterà volentieri il Colonnello e il cugino, se ce ne sarà occasione, con la stessa volontà con cui desidera servire il Cardinale non solo all'apparenza ma con i fatti. [La lettera compare per la prima volta in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Giunti, Ciotti, 1608, p. 862. Pare essere una delle tre lettere che Grillo riceve da Ravenna nell'imminenza del capitolo generale del 1607, scritte con lo stesso scopo rispettivamente dal cardinale Pietro Aldobrandini, da Giulio Cesare Stella cameriere segreto del Papa e infine dal poeta Giovan Battista Marino che si trovava presso il cardinale Aldobrandini]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Si giustifica di non poter servire alla dimanda del Sig. Cardinale".]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 792, Giustificazione
Compilatore Provenzano Giada - Carminati Clizia
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