Mittente Grillo Angelo Destinatario Stella Giulio Cesare, Camerier Segreto di Nostro Signore
Data 1607 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Ravenna
Incipit Da niuna parte può ricever più gagliardo movimento la mia volontà
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Giulio Cesare Stella, Cameriere Segreto del papa, per giustificarsi di non poter esaudire la sua richiesta. Si dice volenteroso nei suoi confronti suoi e del Cardinal S. Cesareo [Pietro Aldobrandini, cardinale di S. Cesareo, arcivescovo di Ravenna], e desidererebbe avere maggiore autorità per favorire il padre che gli è stato raccomandato [Don Paolo della Pedacchia, cugino dell'Aldobrandini: cfr. lettera "Favorisce Vostra Signoria Illustrissima la divota servitù"]. Ma Grillo non ha sufficiente autorità per togliere il Padre da Ravenna [S. Vitale] e metterlo a Roma [S. Paolo fuori le Mura]. Conclude sperando di poterlo soddisfare in altre occasioni. [La lettera compare per la prima volta in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Giunti, Ciotti, 1608, p. 862. Pare essere una delle tre lettere che Grillo riceve da Ravenna nell'imminenza del capitolo generale del 1607, scritte con lo stesso scopo rispettivamente dal cardinale Pietro Aldobrandini, da Giulio Cesare Stella e infine dal poeta Giovan Battista Marino, che si trovava a Ravenna presso il cardinale Aldobrandini]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Rendesi giustificato di non lo poter gratificare".]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 792, Giustificazione
Compilatore Provenzano Giada - Carminati Clizia
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