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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Spinola Giannettino |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Subiaco |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Vostra Signoria si duole ch'io non le scrivo. Così riferisce |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive a Giannettino Spinola per dirgli di avergli scritto ma che le lettere non l'hanno raggiunto. Sa da [Marco] Giovardo che il suo corrispondente si duole perché Grillo non gli scrive; lo ringrazia di quel sentimento, avvertendolo però che prova dolore per nulla: dovrebbe piuttosto rammaricarsi perché non riceve le lettere che Grillo gli invia. Infatti gli ha scritto poco tempo prima, inviando anche un suo nuovo componimento [non identificato], che gli rimanda sperando in maggior fortuna. Dice che l'amore con cui gli scrive dovrebbe valere come angelo custode delle sue lettere per farle arrivare a destinazione, ma aggiunge di essere poco fortunato. Conclude affermando di essere sempre in viaggio e che un giorno forse arriverà dove immagina sempre di essere [cioè presso l'amico]. Spera di rivederlo presto e gli chiede di fargli sentire la sua presenza nel frattempo con lettere e comandamenti. [La lettera appartiene agli anni 1598-1601, come si evince dall’edizione cronologicamente ordinata Venezia, Ciotti, 1604, ma il periodo si restringe se contiamo che Grillo è a Subiaco, luogo di partenza della lettera, solo da metà 1599]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Dice avergli scritto, ma le lettere haver patito disastro".] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 789, Giustificazione |
Compilatore |
Provenzano Giada - Carminati Clizia |
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