Mittente Grillo Angelo Destinatario della Torre Bartolomeo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Subiaco Luogo di arrivo Genova
Incipit Partii da Vostra Signoria colmo di obblighi, et son vivuto
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Bartholomeo (Bartolomeo) della Torre [medico genovese, membro dell'Accademia degli Addormentati] in giustifica del silenzio epistolare intercorso tra loro. Inizia raccontando di essere partito da Genova [Grillo ora è a Subiaco, precedentemente era stato a Genova come abate di S. Giuliano di Albaro negli anni 1598-1599] avendo già accumulato molti debiti nei suoi confronti e di aver vissuto fino a quel momento con il peso della propria irriconoscenza, nonostante gli sia stato sempre molto grato nell'animo. Ha sbagliato a non scrivergli per rinnovargli la propria devozione, in ogni luogo e sempre, come creatura originata da Dio e poi rinnovata da della Torre medico. Spera che il medico con qualche richiesta riattivi il loro legame, già che in passato con affetto devoto ha visto nel suo corpo sofferente lo struggersi per lui. Afferma di vivere a Subiaco dove gli è devoto con cuore, pensiero e affetto; lo prega di comandamenti per poter rientrare di diritto nella sua grazia. [La lettera appartiene agli anni 1598-1601, come si evince dall’edizione cronologicamente ordinata Venezia, Ciotti, 1604; Grillo però è a Subiaco, luogo di partenza della stessa, solo dopo essere stato al capitolo generale del 2 maggio 1599 a Praglia, da cui parte per andare a Roma e infine giungere alla reggenza di S. Scolastica]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Discolpa il silenzio usato con bellissime ragioni"]. [Pubblicata anche in Bartolomeo Zucchi, 'L'idea del segretario', vol. II, Venezia, Dusinelli, 1614, pp. 255-256].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 787, Giustificazione
Compilatore Provenzano Giada - Carminati Clizia
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