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Mittente |
Passerini Pietro Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
1653 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Piacenza] |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Mi stupisco della perdita di quella scrittura |
Contenuto e note |
[Data non più leggibile per rifilatura della carta; la lettera è comunque databile con sicurezza tra il 2 novembre e il 10 dicembre 1653]. Si stupisce che la scrittura [di cui nella lettera del 2 novembre 1653] sia andata perduta e si offre, insieme al vicario vescovile [Giovanni Battista Calici], di sottoscriverne altra uguale. Dei libri segnalatigli da Aprosio, si è già procurato da Torino “il Basseo [Eloi de la Bassée, 'Flores totius theologiae practicae, tum sacramentalis, tum moralis', Anversa, Bellère, 1643]”, pagandolo, senza legatura, una doppia di Spagna. Per ora, dunque, vorrebbe che Aprosio gli acquistasse solo il Bardi ['Disceptationes morales']. A questo proposito, ieri Bernardo [Morando] l’ha assicurato che scriverà [a Genova] al fratello [Giovanni Battista Morando] per far avere ad Aprosio il denaro che serve. Ringrazia Aprosio “dell’avviso”, che nulla gli può essere più grato che simili ragguagli “de’ libri”. Del suo libro ['De pollutione ecclesiarum'] sono già stati stampati i primi settanta fogli; sta facendone allestire il frontespizio e ne manderà quanto prima alcune copie ad Aprosio, dal quale spera che le distribuisca a suo giudizio. Alla fine il volume supererà i cento fogli, e tocca una materia che a lui pare “sempre più curiosa e bella”. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 49 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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