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Mittente |
Passerini Pietro Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/11/1653 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Piacenza |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
La sua ultima mi fa stupire |
Contenuto e note |
Si stupisce che Aprosio non abbia ancora avuto “la sua scrittura in Parma sottoscritta volentierissimamente da monsignor vicario [Giovanni Battista Calici]” e da lui. Si tratta sicuramente di un ritardo postale ed è sicuro che la riceverà presto. Riguardo a [Flavio] Ventriglia, ciò che gli riferisce Aprosio non si discosta da quanto già non supponesse. Del resto così già glielo ha dipinto anche Giovanni Battista Nicelli, di un cui viaggio a Napoli aveva approfittato per far avere a Ventriglia i suoi Schediasmata. Pertanto, si rimette completamente al “prudentissimo parere” di Aprosio, dal quale vorrebbe anche sapere il costo di alcuni libri. [Nel caso si possano acquistare], gli farà avere il denaro e lo prega di farli consegnare “ai signori Morandi”. I libri sono: [Francisco] Oviedo, ['Tractatus theologici, scholastici, et morales respondentes] in primam secundae' [Lione, Prost, Borde e Arnaud, 1646], Petrus Marchant [lapsus per Jacques Marchant], 'Resolutiones pastorales [de praeceptis, vitiis capitalibus, et de sacramentis', Colonia, Henning, 1649] e di [Francesco] Bardi “l’ultima sua opera di teologia morale ['Disceptationes morales de conscientia in communi, recta, erronea, probabili, dubia, et scrupulosa', Palermo, Cirillo, 1650]”. Ma vorrebbe anche “la nota de’ libri novi in tal materia, che [gli] sarebbe carissima e non senza frutto del libraro”. [Giacomo Filippo] Tomasini gli scrive d’aver terminato il 'Gymnasium Patavinum' [Udine, Schiratti, 1654] e che “poi attenderà a gli elogi promessi”. Conclude auspicando da Aprosio “qualche nuova de’ letterati”. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 48 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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