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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Capurro (Mapurro) Giovanni |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Messina |
Luogo di arrivo |
Reggio [Calabria] |
Incipit |
O che barbarismo in amicitia? Non voglio già dire heresia |
Contenuto e note |
Angelo Grillo scrive a Giovanni Capurro (Mapurro) [Poeta di Reggio Calabria; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602, p. 108 è indicato come Giovanni Mapurro], si giustifica per non aver risposto sempre alle sue lettere e si difende dalle colpe che il corrispondente gli ha attribuito. Lo invita a riconoscergli di averlo sempre aiutato, stimato e amato, tanto da non meritarsi alcuna lamentela da parte sua. Gli chiede di non essere egoista e di compatirlo, dal momento che ha tanti obblighi e doveri da rispettare e dai quali dipende completamente. [La lettera appartiene agli anni 1579-1580, quando Grillo si trova presso S. Placido di Calonerò, a Messina]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Si giustifica, perché non risponda sempre alle sue lettere".] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 774, Giustificazione |
Compilatore |
Provenzano Giada - Carminati Clizia |
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