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Mittente |
Cebà Ansaldo |
Destinatario |
Copia (Copio) Sara (Sarra) |
Data |
6/6/1620 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Chi vi diede certezza, ch'io dovessi venir a Venezia considerò poco, com'io potessi partirmi da Genova |
Contenuto e note |
Nello spiegare a Sara che un precario stato di salute gli impedisce di recarsi a Venezia per renderle visita, Cebà giustifica anche la sua minore assiduità di corrispondente, dovuta non a una sopraggiunta tepidezza d'affetto, ma sempre alle deboli condizioni fisiche. Il suo cuore, per quanto non sostenuto in modo adeguato dalle forze del corpo, è interamente votato a Sara, di cui egli auspica di essere un pieno confidente. Una postilla, apposta dopo la firma, sottolinea ancora lo sforzo sostenuto da Ansaldo nello scrivere di sua mano: a indurlo a tale fatica fu proprio l'amore verso la sua signora. |
Fonte o bibliografia |
Lettere d'Ansaldo Cebà scritte a Sarra Copia e dedicate a Marc'Antonio Doria. In Genova, Per Giuseppe Pavoni, MDCXXIII, pp. 85-87. |
Compilatore |
Favaro Francesca |
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