Mittente Grillo Angelo Destinatario Lurago Paolo Emilio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Itri
Incipit Avventurose disavventure mie, se nel naufragio doveva trovare il porto, et
Contenuto e note Angelo Grillo racconta a Paolo Emilio Lurago, "capitano della grassa" [ossia grassiere] di essere stato a Itri, per discutere una vertenza "di cavalli" presso il foro [annonario] retto dal suo corrispondente. In sua assenza, ha trovato a sostituirlo il figlio, che l'ha trattato, anziché da giudice, come se ne fosse l'avvocato. Si spende in diffusi elogi e ringraziamenti. Passa poi ad accennare ai suoi 'Pietosi affetti' e alle altre sue "opere che vanno attorno": asserisce che davvero non valgano le lodi che il suo interlocutore gliene ha fatto, ma le accoglie ringraziando. [La lettera compare in stampa a cominciare da Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Giunti-Ciotti, 1608; ritraendo Grillo nel ruolo di abate di S. Paolo fuori le mura, va ritenuta non posteriore al 1607].
[Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Loda la cortesia di questo gentiluomo doppo l'haver lodata la Gentilezza di suo figliuolo"].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 411, Lode
Compilatore Ceriotti Luca - Oberti Nicola
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