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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo, conte |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Con pace di Vostra Signoria dirollo pure. Insidioso dono mi ha mandato |
Contenuto e note |
Angelo Grillo avvisa Ridolfo Campeggi di aver ricevuto, la sera prima, le due copie della sua pastorale [forse con riferimento a Ridolfo Campeggi, 'Filarmindo. Favola pastorale', Bologna, eredi Rossi, 1605] che gli sono state inviate. Le farà rilegare e poi le leggerà avidamente. Ma già ne ha scorso alcuni passi e si è fatto "rapire dalla soavità dello stile". [Come sua abitudine], si sottrae alla richiesta di giudicare ed emendare. E spiega: "Io non solamente non ho più memoria de' precetti poetici, ma, quel ch'è peggio, neanco libri, havendone per lo più fatto dono a chi ha età et otio da potervi attendere, mancando l'uno e l'altro a me già alcuni anni sono". [La lettera, plausibilmente non anteriore al 1605, compare in stampa a cominciare da Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Giunti-Ciotti, 1608]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Loda la Pastorale del Conte, di cui ne aveva ricevuta copia"]. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, p. 410, Lode |
Compilatore |
Ceriotti Luca - Oberti Nicola |
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