Mittente Grillo Angelo Destinatario degli Allori Fulgenzio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova (S. Caterina) Luogo di arrivo
Incipit Piacemi, che di mano in mano mi andiate ricreando co' frutti
Contenuto e note Angelo Grillo ringrazia il frate eremitano Fulgenzio degli Allori per le "canzoni" che di tempo in tempo continua ad inviargli. Si congratula, ma anche lo invita a presentargli componimenti finiti, e a non fare come il leopardo, che, se non avvinghia immediatamente la preda, smette di inseguirla. Fare buona poesia è anche questione di costanza: "ci vuole un'ostinata sofferenza e una lunga accuratezza". [In Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, la missiva è compresa nella sezione relativa agli anni 1578-1594; certamente successiva ad altra missiva, inc. "I vostri versi mi danno grande speranza", come quella deve essere fatta risalire a un anno compreso tra il 1586 e il 1593].
[Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Che non si debba interromper la composizione; ma con pacienza et diligenza fornirla"].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 182 (erroneamente numerata 184), Consigliare
Compilatore Ceriotti Luca - Oberti Nicola
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