Mittente Grillo Angelo Destinatario P.D.N.
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Brescia Luogo di arrivo
Incipit Spiacemi delle dicerie, che sono andate attorno, non si sa
Contenuto e note Angelo Grillo si dispiace con un interlocutore, [suo confratello benedettino], mantenuto anonimo dietro la sigla "P[adre] D[on] N.", per le dicerie che girano a suo danno, senza nemmeno che si sappia chi le abbia disseminate. Gli consiglia cautela e saldezza di nervi, perché si sa che in queste cose si rischia di comportarsi come i centauri, che "cominciano in huomo e finiscono in bestia". Comunicherà quanto il suo destinatario desidera all'abate [di S. Faustino di Brescia, forse da identificare in Lattanzio Facio]. [In Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, la missiva è compresa nella sezione relativa agli anni 1578-1594; poiché scritta da Brescia, pare ragionevole collocarla tra il 1580 e il 1585].
[Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Lo consiglia ad esser cauto nel parlare, et nello scrivere"].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 177, Consigliare
Compilatore Ceriotti Luca - Oberti Nicola
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