Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Alessandro, suo cugino
Data 1591 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Genova
Incipit Co 'l procaccio, et con la pioggia, solito mio aiuto di costa
Contenuto e note Angelo Grillo avvisa suo cugino Alessandro Spinola del suo arrivo a Napoli, ma con la mente ancora a Roma [tappa precedente del viaggio]. Allega un sonetto in lode di Papa Sisto V "gloriosa memoria" e del Cardinale [Alessandro Damasceni Peretti] di Montalto, nipote del Papa e protettore dell'ordine benedettino. Grillo conclude porgendo i suoi saluti a suo cognato e a sua sorella. [Alla lettera è allegato il sonetto dall'incipit 'Roma, che tante, e tante Rome ha visto']. [La lettera compare a partire dall'ed. Venezia, Ciotti, 1604, dove figura nel primo libro (1578-1594): in questi anni Grillo passò da Napoli nella primavera del 1591, pochi mesi dopo la morte di Sisto V; nelle edizioni Venezia, Giunti-Ciotti, 1608 e 1612 il destinatario è "Messer Battista N."]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Avvisandolo dell'arrivo suo in Napoli con graziosi scherzi gli manda un Sonetto."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 204, Ragguaglio
Compilatore Carminati Clizia
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