Mittente Grillo Angelo Destinatario Pindoro Horatio (Orazio)
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Firenze Luogo di arrivo Napoli
Incipit Ho sempre inteso dire, che la fortuna non si vuol divorare
Contenuto e note Grillo scrive a Pindoro parlando della fortuna ben gestita, in un affare non precisato, dal "Signor Alessandro", che, abile come il "magnanimo" padre Roberto, chiede solo in parte il favore del "Prencipe" e riesce a non risultare detestabile. Ricorda poi l'arrivo del "Magnanino" a Milano "per correr la seconda lancia", e si augura che la sua visita sia fortunata. Dice infine che l'indomani passerà per la diciottesima volta "l'Alpe nevosa" [ossia l'Appennino tosco-emiliano], e che scriverà forse da Padova. [La lettera compare a partire dall'edizione Venezia, Giunti-Ciotti, 1608, non in quella precedente Venezia, Ciotti, 1604; il Capitolo generale della Congregazione si svolse a Padova nel 1605 e nel 1606, talché la lettera può essere datata alla primavera di quegli anni]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Accenna prudentemente alcuni avvertimenti."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 192, Consigliare
Compilatore Ongaro Nicola - Carminati Clizia
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