Mittente Grillo Angelo Destinatario Spinola Giovanni Francesco, suo nipote
Data 1602 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Milano Luogo di arrivo Genova
Incipit Mi piacque sempre lo studio delle Muse: nella vostra età
Contenuto e note Angelo Grillo consiglia a Giovanni Francesco Spinola, suo nipote, di non smarrirsi nell'eccessiva celebrazione delle "bellezze humane". Grillo cita un verso ['Rerum vulgarium fragmenta', 1470, canzone XLVIII, v. 139] di Petrarca: "Che son scala al fattor, chi ben l'estima", riferendosi alle "cose mortali". Grillo chiede poi notizie sul "Signor Leonardo" [forse Leonardo Spinola] e dice al nipote che scriverà al "Signor Cognato" con "più agio". [La lettera è inserita nel libro quarto dell'edizione cronologicamente ordinata Venezia, Ciotti, 1604, dove compare per la prima volta, facendo desumere che la data della lettera si attesti tra il 1601 e il 1604; in quegli anni Grillo è attestato a Milano tra febbraio e metà aprile 1602, il che permette una datazione congetturale in quell'anno]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Che nel celebrar le bellezze umane non appanni 'l senso, et si amino come ombre della beltà del Creatore."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 189, Consigliare
Compilatore Ongaro Nicola - Carminati Clizia
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