Mittente Grillo Angelo Destinatario Grillo Paolo, suo fratello
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Subiaco Luogo di arrivo Napoli
Incipit In fatti non si può vivere in frequenza senza strepito, né in solitudine senza incommodo
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Paolo Grillo, suo fratello, scusandosi per la rarità della corrispondenza, dovuta alla scarsità di messi. Scrive che ha avuto notizia della sua intenzione di "comprare l'Equile et San Cassano" [cioè i feudi di Lequile e San Cassiano, nei dintorni di Lecce]. Angelo Grillo dice di apprezzare l'Equile per la sua vicinanza a "Leccio" [Lecce] ma di non conoscere San Cassano. Grillo apprezza il fatto che il fratello si sia rivolto a lui e alla famiglia, in particolare informandone il signor Scipione [Spinola], benché il loro consiglio possa essere interessato, perché in caso di acquisto dei feudi resterebbe lontano dalla patria [Genova]; patria dove sarebbe benvenuto, e dove troverebbe anche la possibilità di ricoprire incarichi pubblici; a Napoli, invece, e tanto più se diventasse "padrone di vassalli", non si libererebbe affatto di "intrichi" e pericoli, che anzi sarebbero aggravati dal possesso delle terre. Grillo conclude augurandosi che i suoi consigli possano essere utili e informa il fratello che è in viaggio verso Roma, per poi recarsi a Capitolo. [La lettera è inserita nel libro terzo dell'edizione cronologicamente ordinata Venezia, Ciotti, 1604, facendo desumere che la data della lettera si attesti tra il 1598 e il 1601; poiché Grillo scrive da Subiaco, dove prese dimora dalla metà del 1599, l'intervallo può essere ulteriormente ristretto al 1599-1601]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Mette in considerazione al Sig. fratello alcuni fondamenti, perché possa meglio risolversi in certa sua diliberazione."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 185, Consigliare
Compilatore Ongaro Nicola - Carminati Clizia
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