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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Zucchi Bartholomeo (Bartolomeo) |
Data |
4/9/1607 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Praglia [Padova] |
Luogo di arrivo |
Monza |
Incipit |
Hor dirà pure il mio Signor Zucchi, che questo è |
Contenuto e note |
Angelo Grillo riferisce a Bartolomeo Zucchi del tanto desiderato trasferimento dalla confusione dei palazzi di Roma alla calma e privata cella di Padova. Si riconosce molto nel padre [Nicolò Grillo] che, pur viaggiando molto per affari, preferiva la quiete e la pace di casa. In seguito parla di coloro che non approvano la sua filosofia di vita e della corruzione di Roma, che spesso trasforma i frati in preti schiavi della propria ambizione. Confida a Zucchi che spera di rimanere sempre così, nel riparo offerto dall'Ordine e dalla contemplazione, e lo saluta. [Questa lettera compare a p. 243-244 dell'opera di Bartolomeo Zucchi, L'idea del segretario, volume II, Venezia, Dusinelli, 1614, da cui si ricava la data]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Narragli in parte lo suo stato, et la sua tranquillità."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 238, Ragguaglio |
Compilatore |
Nembrini Kelly |
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