Mittente Passerini Pietro Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 20/10/1649 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit Che dice, che pensa di me il mio sempre riveritissimo padre Angelico?
Contenuto e note Vero è che non scrive da tempo, ma perché desiderava dimostrarglisi utile nei fatti, non con le parole. Nel frattempo si è recato appositamente a Codogno per convocare gli accademici Geniali e proporre l’ammissione di Aprosio nel consesso. Ha ottenuto l’intento “con totale applauso di que’ signori, che già sapevano il valore e merito senza fine” del Ventimiglia. Invia pertanto il consueto [e ora non più allegato] “privilegio dell’accettatione” e si rallegra che d’ora in poi Aprosio possa concorrere “ad honorar [tale] accademia”, ove si radunano, gli assicura, “tutti signori di garbo, letterati e veri amici tutti d’un genio da galant’huomo”, quale è quello del suo corrispondente. Del resto, egli e “don Presidio [Giovanni Pietro Crescenzi Romani]”, che pure ha chiesto e ottenuto, per il tramite di Passerini, ammissione all’accademia, “sono i primi religiosi” che essa abbia accettato, grazie al fatto che entrambi “sono dotati delle virtù tutte, e privi de’ vitii soliti ammirarsi ne’ conventi de’ regolari sregolati”. Quanto a sé, sta lavorando alla sua opera su Maria Vergine, che gli “cresce nelle mani” ad abbracciare non solo il culto di Maria, ma tutto “quanto appartiene a Maria, sotto titolo di 'Encyclopaedia Mariana'”. Prevede che si estenderà su ventidue volumi. Presto dovrebbe esserne compiuto il primo, se la salute lo sosterrà. Le sue “'Viole filologiche' [= 'Schediasmata academica', Piacenza, Bazachi, 1650]” dovrebbero invece uscire per Natale.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 22
Compilatore Ceriotti Luca
Torna all’elenco dei risultati