Mittente Grillo Angelo Destinatario Cataneo (Cattaneo) Maurizio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Roma
Incipit O che Vostra Signoria è inferma, o che i Sonetti
Contenuto e note Angelo Grillo scrive a Maurizio Cataneo e gli chiede sue notizie in quanto non riceve risposte. Si sincera che stia bene, poi gli chiede notizie sui sonetti che gli aveva inviato per la morte di Torquato Tasso [Grillo scrisse diversi sonetti per la morte di Tasso, tra i quali 'Il Tasso è morto, e 'l maggior lume è spento', 'Non breve marmo in tua memoria eretto', 'Non Roma al'hor quando a capirla un solo', 'Questa, che di si chiare alme facelle', 'S'egli avien mai ch'a visitar pietoso', 'Tu che già mille vite in mille carte', 'Vattene in pace, et poggia anima rara', pubblicati nella raccolta delle 'Rime', Venezia, Ciotti, 1599, pp. 197-199. A questi si aggiunge un inedito che Grillo inviò con una lettera a Maurizio Cataneo, 'Sei morto, o vivo tu, ch' in questo sasso', pubblicata nelle 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1616, vol. 1, p. 701]. [Nell'edizione cronologicamente ordinata delle 'Lettere' di Grillo (Venezia, Ciotti, 1604) la lettera è collocata nella sezione 1594-1598, ma visto il tema della missiva, può essere collocata dopo il 1595, anno in cui morì Tasso]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Desidera esser avvisato di due particolari."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 119, Preghiere
Compilatore Chiesa Federica - Montefusco Frida
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati