Mittente Grillo Angelo Destinatario Pindoro Orazio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Napoli
Incipit Venne, e vide, ma non vinse il nostro Cesare. Invaghì
Contenuto e note Angelo Grillo commenta con Orazio Pindoro gli insuccessi di un comune conoscente, che ha tentato la fortuna presso la corte dei pontefici, ma, per la sua poca sostanza dietro all'enfasi delle parole, nonché a causa di una certa sua inappropriata insolenza, si trova a lasciare la città e a ritirarsi a poetare sulle rive del Sebeto [cioè a tornare a Napoli]. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Giunti e Ciotti, 1608]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "L'avvisa della riuscita d'un comune Amico."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 234, Ragguaglio
Compilatore Sirtoli Cristian
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