Mittente Grillo Angelo Destinatario Beffa Negrini Antonio
Data 1599 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Piubega
Incipit Andai a Genova, non so se a ritrovar la patria, o a ritrovar la febre.
Contenuto e note Angelo Grillo racconta ad Antonio Beffa Negrini ciò che gli è accaduto negli ultimi mesi. Poco dopo essere tornato a Genova [negli ultimi mesi del 1598], fu colpito da una febbre "terzana doppia" che lo condannò al letto per ottanta giorni. In quel periodo gli fu consegnata una prima lettera di Beffa, che gli fu grata come una gran bevuta d’acqua, a lui che in quei giorni, per via della febbre, era tormentato dalla sete. Ora [a Venezia] ne ha ricevuta una seconda. Avvisa, poi, che si tratterrà a Venezia solo pochi giorni ancora; si recherà dunque al suo nuovo governo abbaziale, nel monastero di Subiaco. Accenna al comune amico [Ercole] Udine. Ringrazia per l'invio della "historia Grilla" [opera, ora dispersa, di Beffa Negrini, talvolta indicata sotto il titolo di 'Storia della famiglia Grillo di Genova']. Avvisa di stare per scrivere anche ai "signori conti [Castiglioni]". [In Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, la lettera compare nella sezione relativa agli anni 1598-1601, ed è databile al 1599 grazie ai riferimenti interni all'incarico abbaziale di Subiaco]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "L'informa del suo male, della mutazione della stanza, et lo ringrazia della storia della sua famiglia, assimigliando la ricevuta lettera con gentilissima proporzione (parlando di febbre) ad una bevanda d'acqua."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 224, Ragguaglio
Compilatore Sirtoli Cristian
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