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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Spinola Alessandro |
Data |
1598 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Son giunto a Venetia con viaggio più pieno di cure, che curioso |
Contenuto e note |
Angelo Grillo informa il cugino Alessandro Spinola di essere giunto a Venezia, al termine di un viaggio "più pieno di cure che curioso". Racconta di essere passato per Ferrara, dove, scrive, "ho veduto Roma" [essendosi là trasferiti per alcuni mesi il pontefice Clemente VIII e la sua corte, in occasione della devoluzione del ducato estense allo stato della Chiesa]. Si dice preoccupato per la salute del suo interlocutore. La sua invece è buona; le occupazioni, invece, sono tante e tali che non gli concedono il tempo di visitare la città lagunare, che dunque gli resta così prossima e così irraggiungibile come in un supplizio di Tantalo. Manda saluti a Livia [Spinola] e a Giovanni Girolamo [Spinola]. [In Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, la lettera compare nella sezione relativa agli anni 1598-1601; per i suoi riferimenti al recente approdo di Grillo a Venezia, appare databile al 1598]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "L'avvisa che è giunto in Vinegia, ma veggasi con quanta leggiadria fa cadere qui l'allusione della favola di Tantalo."] |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 221, Ragguaglio |
Compilatore |
Sirtoli Cristian |
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