Mittente Grillo Angelo Destinatario Stella Lattanzio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Brescia
Incipit Qui piove di continuo, et benché io non esca né
Contenuto e note Angelo Grillo avvisa don Lattanzio Stella che non può uscire da [Genova], e dal monastero, a causa di una pioggia torrenziale. Ciò gli ha impedito di mettersi in viaggio [per Brescia], ma non ne ha intiepidito il desiderio. Più passa il tempo, però, più si fa vicino il termine della sua licenza [da intendersi come permesso di allontanarsi dall'abbazia di sua residenza]. Gli raccomanda, in ogni caso, di non rinunciare alla trasferta che anche il suo interlocutore ha in programma. Spera che l’inverno conceda qualche tregua, altrimenti dovranno aspettare la primavera per incontrarsi. Chiede poi di porgere i suoi complimenti a [Guido Antonio Guidi, qui indicato come il "signor Giuda", per Guida, come correttamente riportato in altre edizioni delle 'Lettere’ di Grillo] per il "successo della sua bellissima orazione", chiedendo allo Stella di sollecitargli l'invio di qualche scritto. [In Angelo Grillo, 'Lettere', Venezia, Ciotti, 1604, la lettera compare nella sezione relativa agli anni 1594-1598; plausibilmente coeva ad altra a Lucillo Martinengo, inc. "Quel giovane è fatto commesso"]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Narra gl'impedimenti della sua partenza con leggiadri concetti."]
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 215, Ragguaglio
Compilatore Sirtoli Cristian
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