Mittente Passerini Pietro Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 25/2/1648 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Piacenza Luogo di arrivo
Incipit Dalla compitissima, benché brevissima, di Vostra Signoria scritta alli 5 del cadente
Contenuto e note Dall’ultima di Aprosio, del 5 [febbraio 1648], ha appreso che egli non ha ancora ricevuto le ultime sue, ove accusava ricevuta “del fagottino con i bramatissimi libri” e aveva mandato alcuni suoi distici, nonché un tetrastico per la 'Talpa plagiaria', “naturale e chiaro, ma stimato da alcuni molto adeguato al merito del soggetto”. Aprosio dovrebbe ormai essere a predicare in Ventimiglia, ed egli vorrebbe esser là ad ascoltarlo. Continua del resto a sollecitare altri contributi alla 'Talpa', specie insistendo presso “il signor decano [Antonino Galeani]”, il “signor Calice [Giovanni Battista Calici]”, e il “signor penitenziere [Maurizio Cortemiglia]”. Tuttavia “questi antiquati poeti” sono “freddi di complessione, et hora molto più freddi per la stagione, e, quanto più si va avanti, tanto più freddi diventano per l’età”. Dubita quindi, benché non disperi, che prima o poi anch’essi possano comporre qualcosa. [Alessandro Scappi] e [Carlo Luigi Scappi] sostengono di aver scritto, come promesso, ad Aprosio e ora comunque, per il tramite di Passerini, lo assicurano “della dovuta corrispondenza”. Quanto a lui, le lettere di Aprosio gli sono gratissime e le rilegge più e più volte. Augura una buona Quaresima.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms E.VI.24, nr. 14
Compilatore Ceriotti Luca
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