Mittente Grillo Angelo Destinatario Ghiroldi Eutichio
Data 1594 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Cesena
Incipit Ho ricevuto il rimario. L'ho letto, et mi piace. Vostra Paternità
Contenuto e note Angelo Grillo avvisa Eutichio Ghiroldi di aver ricevuto il suo 'Rimario' tassiano: l'ha letto e gli è piaciuto molto; lo loda per aver tralasciato le voci latine, come non necessarie. Agli "imitatori" di Tasso quest'opera tornerà molto utile. Si adopererà affinché sia dato alle stampe [il rimario di Ghiroldi si conservava manoscritto nella biblioteca dei padri cassinesi di Cesena, come attestato nella prefazione di Giovanni Bottari alle 'Opere di Torquato Tasso con le controversie sopra la Gerusalemme', tomo I, Firenze, Nella Stamperia di S.A.R. per li Tartini e Franchi, 1724, pp. xxi-xxii, dove è pubblicata la lettera al lettore del Ghiroldi. Si scusa per non aver scritto alcun componimento "in lode degli amici" di Ghiroldi, ma troppi sono gli impegni quotidiani e poca è la vis poetica. Tra le sue occupazioni accenna anche a quelli legate alla "nuova celleraria". [La lettera compare a stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, è inserita nella sezione relativa agli anni 1594-1598; ma, poiché si accenna a compiti di cellerario, non può essere che anteriore all'elevazione di Grillo al grado di priore, dunque risalente alla prima metà del 1594]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Loda il Rimario fatto dal Padre sopra l'opere del Tasso, et si scusa di non poter comporre."].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 872, Misto
Compilatore Carminati Clizia - Ceriotti Luca - Ferretti Chiara
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