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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Grillo Paolo |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
Subiaco |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Sarebbe pur bella cosa il far beneficio se non fossero gl'ingrati. |
Contenuto e note |
Angelo Grillo si mostra solidale con il fratello, Paolo Grillo, che ha beneficato e accolto persona poi dimostratasi del tutto ingrata. Succede di sbagliare nel giudicare il prossimo e di fidarsi di chi non se lo merita. Cambiando argomento, si dice compiaciuto che [il viceré di Napoli] abbia appaltato le galee a particolari, come aveva fatto in passato per Leonardo Spinola, per il marchese di Marigliano e per altri [genovesi], e che anche Paolo sia stato coinvolto nell'affare. Ma è pratica per uomini "inclinati al mare". Meglio che impieghi le proprie finanze nell'acquisto di un feudo nelle terre di Bari e Otranto, specie se quelli di Polignano o di Racale, che garantiscono buone entrate. Anche Opicio [Spinola] e gli altri parenti sono della stessa opinione. Manda saluti al [fratello] Stefano [Grillo] e ai nipoti. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602 (dove per luogo di partenza è indicato Genova); in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, è compresa nella sezione relativa agli anni 1598-1601]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Rimprovera l'ingratitudine, et arroganza d'un tale; poi li dice al Signor fratello il suo parere intorno ad una risolutione."]. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 870, Misto |
Compilatore |
Carminati Clizia - Ceriotti Luca - Ferretti Chiara |
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