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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Morello Gregorio |
Data |
1598 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Savigliano |
Incipit |
Se per questo fiume posso sperar di giungere al vostro mar Siciliano |
Contenuto e note |
Angelo Grillo gioca con il confratello letterato Gregorio Morello [da Palermo] attorno all'ipotesi di una loro convivenza in un qualche monastero siciliano. Nonostante i suoi molti impegni, ha letto, ma letto soltanto, la canzone che questi ha sottoposto al suo giudizio. Nota soltanto che "nel commiato, o sia licenza", dovrebbe essere rispettata la stessa metrica usata nelle altre stanze e che, nella stanza precedente, vi sono troppi incisi. Prega don Gregorio di fare avere copia di una sua canzone [‘Non sì leggiadri accenti in sì canora’] a don Adriano [Datti]: "brama tanto" sentirla cantata e musicata da lui. Saluta entrambi e chiede di riverire per lui il loro abate [Antonio Tedeschi o Giulio Calini?]. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; in Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, è collocata nella sezione relativa agli anni 1598-1601 e, dato il luogo di partenza, la si può pensare risalente al maggio-settembre 1598, durante il soggiorno di Grillo presso il monastero di S. Giorgio Maggiore a Venezia]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Afferma, che Sicilia gli sarebbe in vece di Genova con la compagnia sua amabile. L'avvisa d'un error comesso in una Canzone, et scrive qualch'altro particolare."]. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, vol. I, Quarta impressione, Venezia, Ciotti, 1616, p. 858, Misto |
Compilatore |
Ceriotti Luca - Ferretti Chiara |
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